lunedì 3 maggio 2010

LA Maga Scintia



La Maga Scintia
*
Scintintia, si sdoppia e redentia,
tinta e ripintia,
intruglia, imbroglia, e mischia,
il rospo con la rogna,
sanguigna,
con spugna e con la pigna,
attenti che cipigna
e fa sparir la Spagna,
infusa,
nel vino di Borgogna,
vergogna,
che porta assai scarogna,
a chi finisce nella gogna.
È pronto già l’impasto,
per chi sta ‘l primo posto
in lista di un’imposta,
di un primo re in proposta.
Che strazio, per un bicchiere in ozio,
che attende il suo padrone
per sollazzar lo sfizio,
di ch’invecchia in un ospizio;
e mai s’accorge,
che non ha perso il vizio,
ch’è già da sempre,
è il pelo del novizio!
Finisce in bocca al lupo
nel giro di un solstizio!
*

Questa vita ha un senso se noi glie lo vogliamo dare, e più delle volte ne siamo costretti; altrimenti….


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